Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Cleante
Prière philosophique et transcendance divine. Le rôle de l’intériorité dans la religion de Sénèque (sur la base des Lettres à Lucilius)
linee del “culto filosofico” di Seneca (limitatamente a PST) che si esprime nel passaggio dalla liturgia pagana alla critica razionale; secondo la teologia senecana la virtù è il solo mezzo di comunicazione con la divinità e l’efficacia della preghiera umana si collega all’antinomia di determinismo e libertà; chi aspira alla saggezza e si rivolge all’ascesi spirituale vive in una tensione tra il principio cosmico al di fuori di lui e il fuoco divino che è in lui, tra ordine generale e ordine particolare; l’invocazione alla divinità si trasforma quindi in esortazione rivolta a se stesso, risultato di un’interiorizzazione della vita religiosa
Seneca’s Philosophical Writings; Naturales Quaestiones, Dialogi, Epistulae Morales
NTR è un punto di incontro tra la conoscenza scientifica e una ratio animi etica; DLG mirano all’educazione all’indifferentia intesa come auto controllo (anche psicologico); PST sono un percorso di autoformazione di fronte alle condizioni esterne
Strategie und Philosophie bei Seneca. Untersuchungen zur therapeutischen Technik in den “Epistulae morales”
indagine sulla stesura, tradizione, ordine di PST, ruolo del destinatario, adattamenti di S. al lettore del suo tempo; ricezione senecana della prassi terapeutica delle scuole filosofiche ellenistiche e suo sviluppo tra retorica e forme letterarie diverse da PST; PST come “corso di filosofia” per il controllo delle emozioni; il rapporto con Epicuro tra punti di contatto e superamento; analisi della terminologia filosofica di PST e della loro struttura
Voluntas luceat. Riconoscimento e riconoscenza nel beneficium
per reagire alla decadenza dei rapporti sociali dovuti all’arroganza dei benefattori e all’irriconoscenza dei beneficati, Seneca sottolinea il valore essenziale dell’interiorità nelle relazioni interpersonali, insistendo sul “valore di legame” del dono (che viene reso visibile dall’atteggiamento assunto nell’atto del donare) e sul suo carattere singolativo (che consiste nel riconoscere l’individualità del destinatario), per creare una reciprocità di scambio avulsa da ogni logica materialistica e fondata su una continua interdipendenza tra persone che si (ri)conoscono personalmente; gli esempi di buoni e cattivi donatori (donatore filosofo vs. donatore tiranno) mostrano lo sfondo politico da cui il trattato ha preso le mosse.
Wort und Wandlung. Senecas Lebenskunst
Analisi linguistica di PST; analisi delle tematiche del valore del tempo dal punto di vista filosofico e retorico sulla base di PST 1,1; le problematiche del viaggio e della lettura sulla scorta di PST 28,1; la questione del denaro e della ricchezza vista sia attraverso le metafore tratte dal sistema monetario, sia attraverso le riflessioni filosofiche sull’uso delle ricchezze; l’imitazione senecana di Socrate; la problematica dell’insegnamento e dell’apprendimento sulla base di PST 108; il tema del nutrimento; poesia e retorica in Seneca tragico e filosofo; Seneca nella tradizione cristiana: critica dei culti esteriori, monoteismo e interiorità (PST 41); antropologia ed etica; ricezione in àmbito cristiano dello stile senecano; Seneca letto e meditato da Montaigne: è visto come maestro di un’emancipata pedagogia (citazione in “Essais”, livre I, chap. XXVI di PST 103,5, licet sapere sine pompa, sine invidia); confronto fra Seneca e Plutarco fatto da Montaigne: “Plutarque est plus uniforme et costant, Sénèque plus ondoyant er divers; con Montaigne si assiste all’inizio di un’epoca nuova in cui Seneca incomincia a sostituire l’autorità di Cicerone come modello stilistico e filosofico; rassegna della fortuna di Seneca nella letteratura tedesca, a partire dal Medioevo (Ruprecht von Deutz, l’Heinrici Summarium, Otto von Freising), attraverso il XV sec. (edizioni tedesche di TRG), il XVI sec. (PHD usata come modello per drammi religiosi) il XVII (felice per Seneca soprattutto attraverso l’opera di Martin von Opitz, traduttore di TRD ed imitatore di CNS, TRN, VTB, HLV, MRC, PLB e NTR) il XVIII (segna il declino della fortuna di Seneca a partire da Lessing), il XIX (Seneca visto da Goethe come filosofo naturale, da Hegel come dialettico, da Nietsche come critico della cultura) fino al XX (Georg von der Vrings, con un romanzo autobiografico contenente un’allusione a BRV 2,5, e Peter Hacks con un dramma sulla morte di Seneca)
The philosopher Seneca on suicide
Il tema del suicidio pervade tutta l’opera senecana, specialmente PST e in particolar modo PST 70, una sorta di trattato sull’argomento; disaccordo con le tesi di Elsaesser (1989.53 ), che vedeva una contraddizione tra la posizione di S. e la filosofia stoica; è meglio non parlare di frattura rispetto ai precedenti filosofi stoici, ma di differenze; flessibilità, non lassismo, che tiene conto delle differenze tra popoli e situazioni; le affermazioni radicali sulla libertà umana o sul suicidio non sono in contrasto con la “patientia” del saggio
Seneca’s ethics viewed from a modern standpoint
ricerca di una struttura complessiva della filosofia morale di S.; paralleli con tre fasi di sviluppo morale, i comandamenti, la casuistica, la ricerca di principi di validazione del comportamento etico; localizzazione di questi tre elementi in S.
Ein Cicerofragment beim Philosophen Seneca
origine ciceroniana dei versi citati in PST 107, di natura dibattuta (traduzione o frammento?), anche se non vi è assoluta sicurezza
Seneca, Epist. 95.12
correggere sunt et omnium in sunt et omnis
Seneca, la diatriba e la ricerca di una morale austera. Caratteristiche, influenze, mediazioni di un rapporto complesso
analisi dei rapporti (e degli apporti reciproci) tra S. e la diatriba condotta attraverso l’inquadramento della tradizione bionea in lingua latina, l’evidenziazione della riscrittura retorico-stilistica di alcuni motivi da parte di S., l’esame di alcuni tra i brani o i personaggi senecani più significativi, il rapporto dell’opera senecana con la satira moralistica